Questa foto mi fa molto sorridere. È stata scattata, ormai qualche anno fa, alla fine di una lunga e intensa giornata livornese, dove avevo avuto il piacere e l’onore di ascoltare il Professore Giacomo Rizzolatti parlare di Empatia. Tutto ciò che avevo studiato sui libri, veniva espresso con una semplicità disarmante da colui che, l’Empatia, l’aveva scoperta. I miei occhi, rivelano un’ammirazione sognante verso colui che, grazie al suo lavoro, ha dato maggior valore alla relazione umana.
Da quella giornata, fra le tante cose, ho portato via con me anche lo stupore rispetto all’umiltà e alla gentilezza di quell’uomo che, durante i miei primi anni di Università, avevo idealizzato come un’entità astratta. Avevo presente che, mentre io studiavo al piano terra dell’Università di Parma, sotto di me, sotto di noi, c’erano i laboratori dove venivano portati avanti grandi studi ed io, da matricola, ne percepivo l’importanza. Sicuramente, quel giorno, ricordo il timore di rimanere delusa da quell’incontro fra la mia idealizzazione e la realtà fatta di carne, ossa, voce ed espressioni del volto. Dopo nemmeno un minuto, questo timore si era già dissolto.
Quindi si, grazie Prof Rizzolatti per la Grande Empatia: per quella che hai scoperto e nominato e per quella che eserciti tu, in prima persona.
Ma perché l’Empatia è un valore per le relazioni umane? Perché ci spinge a comprendere le emozioni dell’altra persona. E questo, porta vicinanza.
È un meccanismo molto affascinante e di vitale importanza. Tutti noi, almeno una volta, ne avremo sentito parlare. Ma sappiamo davvero di cosa si tratta? Ad esempio, lo sai che è un meccanismo in parte INNATO e in parte MODIFICABILE dalla cultura e dalla società!? Ne intuisci l’importanza?
Ti interessa saperne di più?
Guarda la puntata che io e Chiara abbiamo preparato proprio sull’Empatia!
Francesca